I sentieri che per percorrono l’Alta Via dei Monti Liguri sono veramente spettacolari per la loro panoramicità, ma ovviamente sono anche abbastanza frequentati. Vi proponiamo quindi tre percorsi che raggiungono l’Alta Via partendo dalla valle, attraversando luoghi di grande interesse naturalistico e che nella parte finale presentano i caratteristici panorami dell’Alta Via con vista sul mare. I sentieri possono essere percorsi nei due sensi, oppure se siete abili camminatori possono essere raccordati per fare percorsi circolari.
Per il primo itinerario si parte dalla Scellana con l’auto e si arriva fino alla località Vassuria (nel punto dove si incrociano le strade che arrivano da Acquabianca, Vara Superiore e Marasca). Lasciata la macchina all’incrocio si segui il segnale cerchio giallo insieme a due croci gialle (sono due sentieri differenti che in questo punto si sovrappongono) che conduce dapprima alla Cappella dei Cianetti e poco oltre, alla Colla dei Cianetti (m. 931). Il sentiero sale dolcemente in direzione del Faiallo tra macchie di faggi e vaste praterie, con scorci veramente belli e colori che soprattutto verso la tarda primavera ed inizio estate sono meravigliosi. Il verde intenso dei prati e il verde tenue delle nuove foglie di faggio sono da spettacolo. Presso Case Zanotta si entra nel bosco per uscirne, più in alto, poco sotto il Bric Dato la cui sommità è raggiungibile con una brevissima deviazione a sinistra. Si prosegue poi in leggera discesa fino al Passo del Faiallo dove si trovano e segni dell’Alta Via.
La seconda proposta prevede di raggiungere l’Alta Via passando dalle sorgenti dell’Orba. Percorso piuttosto lungo e avventuroso, che si sviluppa lungo il corso del Torrente Orba fino alla sua sorgente, in ambiente selvaggio e incontaminato; si attraversano folti boschi, si incontrano numerose cascine, alcune abbandonate, si attraversa lo spettacolare “canyon” della Gola di Canai e infine si sbuca sul panoramicissimo spartiacque dell’Alta Via. L’escursione è più impegnativa delle altre due perchè il sentiero è meno individuabile, esiste un segnale (linea gialla), ma non è sempre bene riconoscibile, sopratutto in funzione dello stato della vegetazione. Sicuramente ancora più delle altre è alta la probabilità di fare l’escursione senza incontrare altri escursionisti, fatto salvo la parte finale sull’Alta Via.
Per arrivare al punto di partenza si segue la strada indicata all’itinerario precedente e si prosegue fino alla chiesa di Vara Inferiore, di qui si imbocca la strada che scende verso la località Dano (direzione Piampaludo) e dopo nemmeno un chilometro, immediatamente prima del ponte, sulla sinistra troviamo a lato di un cancello il passaggio pedonale che conduce all’inizio del sentiero.
Si imbocca una strada sterrata che sbuca sull’asfalto in località Ravugna, che è una piccola frazione di Vara Superiore. Il sentiero scende ancora fino a incontrare altre vecchie case vicine al letto del fiume. Si va a destra e, con breve percorso pianeggiante, si arriva alla Casa Canai (quota 739). Subito prima del cancello di proprietà privata si imbocca sulla sinistra il sentierino segnalato (cartello indicatore in legno), che prima sale ripido e poi taglia in piano fino all’imbocco della Gola di Canai.
Per un breve tratto il corso del Torrente Orba si rinserra tra selvagge pareti rocciose, alte fino a quasi 200 metri. Queste balze rocciose, su cui riescono a crescere solo erba, pochi arbusti e qualche pino, sono formate da serpentiniti granatifere: fino a qualche anno fa la zona era battuta dai cercatori di minerali, che qui potevano trovare bellissimi granati, da tipici cristalli di colore rosso scuro. Oggi la raccolta dei minerali è vietata in tutto il territorio del Béigua Geopark.
Il sentiero, qui parecchio stretto e impervio ma spettacolare, percorre il fianco destro idrografico della gola con numerosi saliscendi; non ci sono particolari difficoltà se non un passaggio un po’ esposto, fate attenzione a seguire attentamente i segnavia. Dopo un breve tratto nel bosco, si risale ripidamente sulla sinistra con qualche passaggio su roccette, poi si entra in una bella faggeta. Si risale a mezza costa il letto dell’Orba in un ambiente selvaggio e di notevole bellezza.
Boschi dove l’erba non cresce e si cammina d’incanto, si alternano a tratti più brevi di bosco giovane e fitto. Giunti ad un bivio, si trascura il segnavia “due pallini gialli” per Fossa Granda e Manfrei per continuare dritti; più avanti si abbandona la traccia più marcata, che si perde subito dopo, per deviare a destra (poco evidente) e, con un passaggio malagevole, scendere nel letto sassoso di un rio. Lo si attraversa, poi si sale più decisamente fino ad un altro bivio, dove si lascia a destra la diramazione per il Laghetto Faiallo. Passati sotto ad una linea elettrica, il sentiero arriva nei pressi delle Case Mogliazzi (quota 953); si gira a destra lungo un’ampia mulattiera pianeggiante, che procede più o meno parallelamente alla linea elettrica contornando il piccolo rilievo della Rocca Fergione. Si oltrepassa la piccola radura umida delle Sorgenti dell’Orba, poi si attraversa un piccolo rio affluente e, con una breve salita tra i faggi, si giunge alla Palazzina Tassara (quota 1003), dove si incontra l’Alta Via dei Monti Liguri.
Terza proposta è il sentiero che conduce da Vara Inferiore al monte Argentea. E’ un sentiero molto ben segnato (quadrato giallo pieno) e solitamente anche ben manutenuto, quindi è una escursione più agevole della precedente. Per raggiungere l’inizio del percorso si segue la stessa strada carrabile del tragitto precedente e si continua alcuni centinaio di metri fino a raggiungere il ponte sull’Orba dove si deve posteggiare l’auto. Poco dopo il ponte si imbocca a sinistra il sentiero, che poco dopo si congiunge ad una strada sterrata che arriva all’ampia radura di casa Bugastrella.
La salita continua lungo una strada sterrata, tra boschi di roveri, sorbi montani, aceri e faggi. Salendo in quota, gli ultimi boschetti di faggi lasciano spazio ai prati e alle rocce. Si rimonta una conca erbosa e si sbuca sullo spartiacque principale al Passo Pian di Lerca, dove s’incontra l’Alta Via dei Monti Liguri. Qui, nelle giornate limpide, la vista si apre magnifica sulla costa e sul mare. Seguendo l’Alta Via verso sinistra, si giunge in breve sull’ampia e prativa Cima Pian di Lerca, dove sorge il “Rifugio Argentea”. Da qui si può proseguire ancora verso sud fino al poco lontano Monte Argentea (1082 m), che protende verso il mare notevoli contrafforti rocciosi.